In fondo alla strada, tra gli edifici più antichi, c’è una chiesetta oggi sconsacrata, dedicata un tempo alla Madonna della Tosse. Qui Lena Papadaki ha il proprio atelier.
C’è una strana atmosfera, altrimenti irripetibile, fra queste pareti dove si mescolano antichi e nuovi, i gesti degli uomini e il frutto delle loro intenzioni.
La mano segue con fermezza e precisione il profilo di una figura che emerge lentamente. La dedizione dell’ artista è nella forma che alla fine ottiene.
La materia assopita, tornerà a cantare dopo essere passata nel fuoco.

Francesco Giardinazzo
Università di Bologna – sede di Forlì


Nella casa di una Madonna antica,
ove il tempo ha cancellato le icone
e gli echi di preghiere ha disperso,
una poetessa, venuta da oriente,
con alchimie di fuoco e fumo
raccoglie e fissa scintille di luce
su vasi d’ apeiron primordiale,
come laiche richieste di redenzione
a Chi ritirò la sua luce, in principio

Guido Zauli